lunedì, aprile 06, 2009

Io sogno una Firenze amministrata bene

Io sogno una Firenze amministrata bene, nel rispetto dei cittadini e dell'ambiente.

Cosa posso rispondere alla persona che mi dice che è il suo stesso sogno, ma che non dipende da lei, che non ci può far nulla? Le parole le ho trovate nel libro del rettore di una università.

Dipendere è una scelta personale, anche se involontaria. Niente e nessuno può costringerti a dipendere, solo tu puoi farlo.

Dipendere non è l'effetto di un contratto, non è legato a un ruolo né nasce dall'appartenenza ad una classe sociale... dipendere è la conseguenza di un abbassamento della propria dignità. E' il risultato di uno spappolamento dell'essere.

Questa condizione interna, questa degradazione, nel mondo prende la forma di un impiego, assume l'aspetto di un ruolo subordinato. Dipendere è l'effetto di una mente resa schiava da timori immaginari, dalla propria paura... la dipendenza è l'effetto visibile della capitolazione del “sogno”.

La dipendenza è una malattia dell'essere!... Nasce dalla propria incompletezza. Dipendere significa smettere di credere in se stesso. Dipendere significa smettere di sognare.

Come milioni di altri uomini, hai vissuto tutta la tua vita nascosto tra le pieghe di organizzazioni senza vita. Hai barattato la tua libertà per un pugno di certezze illusorie.

È tempo di uscire dal tuo sonno ipnotico... dalla tua visione infernale dell'esistenza.

Il mondo è fermo perché esistono uomini che dipendono, uomini spaventati a morte. L'umanità così com'è non può concepire una società libera dalla dipendenza.
Un giorno una società sognante non lavorerà più. Un'umanità che ama sarà abbastanza ricca perché sogna.

L'universo è totalmente abbondante, è una cornucopia traboccante di tutto quello che il cuore di un uomo può desiderare... In tale universo è impossibile temere la scarsità. Solo uomini come te, intrappolati nella paura e nel dubbio, possono essere poveri e perpetuare la dipendenza e la miseria del mondo.
[Stefano Elio D'Anna – Rettore della ESE – Università privata di Economia e Finanza. La scuola degli Dei Pagg. 15-18]

Si deve tornare a sognare!

Noi sogniamo, ma il sogno è come la luce di una stella, indica la direzione giusta, ma non illumina il cammino. Attenzione a non inciampare! Beppe Grillo ci ha indicato cinque stelle, ma lì finisce il suo compito, come proseguire in quella direzione spetta a noi. Successi ed errori saranno solo nostri!

Non vogliamo l'impossibile, ma solo applicare soluzioni che altrove hanno già funzionato e che – tenendo conto delle diversità – possano funzionare anche da noi.
Non ci illudiamo di avere la maggioranza in Consiglio Comunale, ma certe soluzioni di buon senso, specialmente se a costo zero, pensiamo che saranno accettate. Per il resto chiediamo l'assoluta trasparenza degli atti amministrativi che sarà nostra premura diffondere in rete. Lo dovrebbe fare spontaneamente il Comune, e lo fa, ma non in forma facilmente consultabile e senza clamore sui giornali (il che equivale ad un occultamento).

Il fascismo, il comunismo sono sogni finiti male, ma che hanno cambiato il mondo. Adesso siamo delusi dal sogno democratico, ma sognare è come cercare di raggiungere l'orizzonte. Ad ogni passo che si fa in avanti, l'orizzonte si allontana, ma ci fa camminare.
Il sogno serve a questo, a farci camminare!

Così com c'è stato un socialismo "reale" e un fascismo "reale" adesso abbiamo una democrazia "reale". E' una democrazia con la "d" minuscola, dobbiamo conquistare la vera Democrazia