domenica, giugno 22, 2008

Imparare da Hitler, citazioni dal “Mein kampf”

Hitler era un'intelligenza perversa, un accorto manipolatore delle masse, ogni sincero sostenitore della Pace deve leggere il Mein Kampf dove sono scritti con grande sincerità i modi per ingannare la gente.

Solo quando tutti conosceranno questi metodi
diventerà impossibile usarli!

Ecco alcune citazioni tratte da Mein kampf. (La mia guerra) Pegaso Edizioni 1970

Bisogna capire questo: quando un popolo mostra una quantità di grossa energia tendente ad un fine, e ha evitato l' indolenza delle grandi masse, i pochi diventano padroni dei più.

(Pag. 37)

Perciò lo stato deve apparire come il conservatore di un futuro millenario, di fronte al quale la volontà e l' egoismo dell' individuo non hanno nessun valore e devono sottomettersi.
(Pag. 41)


Non è indispensabile colmare i cervelli giovani di una quantità di nozioni di cui, come sappiamo per esperienza, ricorderanno solo una minima parte e non il necessario, ma solo le cose di poco valore, perché il fanciullo non può fare una razionale scelta degli argomenti che gli vengono imposti.

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Il principio di base che rese l' esercito prussiano il meraviglioso strumento del popolo tedesco, dovrà essere in futuro il fondamento della nostra organizzazione statale: autorità di ogni dirigente verso il basso, responsabilità verso i superiori.

Anche in avvenire non potremo privarci di quelle corporazioni che chiamiamo Consigli. Ma allora essi consiglieranno veramente, mentre un solo individuo avrà la responsabilità e di conseguenza l' autorità e il comando. I Consigli in sé sono utili perché in essi i cervelli dotati hanno possibilità di emergere e ad essi il capo potrà affidare mansioni di responsabilità.
Pag. 87-88


[I partiti politici] Rinunciano a combattere per un' idea universale e cercano di ottenere, con la cosiddetta "collaborazione positiva" in fretta, nella mangiatoia del governo presente e di rimanervi il più tempo possibile.
Pag. 99

Non è indispensabile che ogni combattente per quest' idea abbia una cognizione completa delle ultime concezioni, degli ultimi pensieri dei dirigenti del movimento. A lui è sufficiente saperne con esattezza solo alcuni dei maggiori; nella sua mente devono essere impressi in modo inalterabile i principi basilari della dottrina, in modo che resti completamente sicuro della necessità della vittoria del movimento. In questo modo il singolo soldato non viene istruito sui problemi dell' alta strategia: a lui basta essere educato a una ferrea disciplina, ad una entusiastica convinzione del buon diritto e dell' energia della sua causa e alla completa abnegazione ad essa. Lo stesso deve succedere del singolo partigiano di un movimento molto grande, di grande avvenire, di forte volontà. Come non sarebbe valido un esercito in cui i soldati fossero o credessero di essere generali, così non sarebbe valido un movimento politico come rappresentante di un' idea, se non fosse altro che un' unione di individui coscienti. No ad esso servono anche i soldati semplici senza i quali non si attua una profonda disciplina.

Una organizzazione può sopravvivere soltanto se una grande moltitudine sentimentale è soggetta a un più alto comando intellettuale. Un gruppo di 200 uomini d' uguale quoziente intellettuale sarebbe, col passare del tempo, meno disciplinabile che una compagnia di 190 con un quoziente intellettuale inferiore e 10 di grande cultura.
Pag. 97

Perché mentre i partiti borghesi, nel loro uguale grado intellettuale, formano un gruppo insubordinato e inabile, il marxismo col suo meno dotato materiale umano, un esercito di soldati di partito, che ora sono subordinati al loro capo ebreo, così come un tempo erano subordinati al loro ufficiale tedesco.
Pag 97


Non si comprese mai che la forza di un partito politico non si trova nella grande intelligenza dei singoli componenti, ma in una ordinata subordinazione dei singoli verso il comando intellettuale.
Pag. 97


Cap. V

Il Partito Nazional Socialista non doveva essere l' usciere, ma il padrone dell' opinione pubblica! Non schiavo, ma padrone della moltitudine.
Pag. 106


In alcuni casi a me fu necessaria una forza suprema per non permettere che la nave del nostro movimento, seguisse la corrente fatta ad arte, la corrente generale.
Pag. 107

Allora appresi in poco tempo un fatto fondamentale, cioè togliere subito dall' avversario le armi dell' obbiezione. ... A tale scopo era necessario citare già tutte le eventuali repliche e dimostrarne l' infondatezza; così l' ascoltatore di buona fede (anche se già pieno delle repliche che gli erano state insegnate) era facilmente reso disponibile, grazie all' anticipata esclusione delle opinioni inculcate nella sua mente. L' argomento insegnatogli restava confutato da sé, ed egli diventava sempre più attento al mio discorso.
Pag. 108-109


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