Il paragone può sembrare azzardato, ma è pienamente giustificabile. Prima di tutto la parola “chiesa” anticamente voleva dire assemblea. La Chiesa è l'assemblea, la comunità dei fedeli così come lo Stato è la comunità dei cittadini, ma l'analogia non si ferma lì. La chiesa ha avuto ed ha ancora una grande importanza perché esorcizza le paure e alimenta le speranze.
Le eterne paure dell'uomo sono le malattie, la guerra, la fame, il futuro, la morte. Sono quelle paure che hanno costretto le genti a radunarsi, aiutarsi, difendersi per amore o per bisogno. La Chiesa è una grande consolatrice. Predica la comprensione, l'aiuto reciproco, la pace. Per alleviare il dolore invita alla preghiera, per parare ai bisogni invita alla carità, per esorcizzare la morte promette una vita eterna.
Lo Stato, attraverso le varie istituzioni, ha preso in carico queste paure. La paura del futuro è esorcizzata dal sistema pensionistico che dà la certezza[?!] di un reddito nella vecchiaia, la paura delle malattie dal sistema sanitario, la paura delle guerre dall'esercito e la diplomazia, la fame dai servizi sociali che aiutano i disperati e fanno avere buona coscienza agli altri [non tocca a loro occuparsene].
La paura della morte le istituzioni non riescono a farla passare, ma la scienza sta lavorando per ritardarla.
La paura della morte è esorcizzata dal divertimento: chi vuol esser lieto sia... del doman non v'è certezza!
C'è da aggiungere che in duemila anni molte cose sono cambiate, ma il cervello degli uomini biologicamente no e l'uomo di oggi ha lo stesso atteggiamento verso le nuove istituzioni di quello che aveva per la chiesa. Le processioni sono state sostituite dai cortei. Ci si rivolge ai potenti di turno come ci si rivolgeva ai santi e si crede nei partiti come si credeva nelle virtù dei santuari di modo che votare un personaggio diventa un semplice atto di devozione e il simbolo di un partito un atto di superstizione.
C'è disaffezione per la politica perché bigottamente ci si attiene alle verità diffuse dalle istituzioni. Al posto del breviario c'è la TV e i titoli dei giornali (gli articoli? Quanti li leggono?)
Ha da crescere una nuova schiera di eretici, magari ispirati dalle parole di Gesù, che faccia in modo che lo Stato diventi di nuovo “chiesa=assemblea dei cittadini”, incitata da una sana paura dell'“inferno=catastrofe ecologico-finanziaria") e che ci sia una “carità=solidarietà” che nasca dal cuore e dall'incontro delle persone.
Com'era agli albori del cristianesimo.
martedì, dicembre 16, 2008
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